logo ISPRADurante l’anno 2016 sono state eseguite dagli organi di controllo 2600 visite ispettive, 5840 attività di campionamento, 1350 non conformità riscontrate presso i 6600 impianti industriali AIA e Seveso. Questi sono solo alcuni dati relativi ai controlli statali e regionali del II Rapporto Controlli Ambientali AIA/Seveso – Edizione 2017.

Il Rapporto, redatto annualmente, deriva da un’intricata attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati coordinata da ISPRA al fine di armonizzare le informazione a livello nazionale e divulgarle.

Il numero dei controlli annuali presso impianti sottoposti ad AIA viene stabilito mediante una programmazione che tiene conto di fattori come la frequenza di controllo dettata dalle specifiche autorizzazioni, le risorse finanziare ed umane disponibili ed i criteri di priorità regionale anche mediante l’uso di software che calcolano le criticità correlate all’impianto in esame ed il conseguente ordine di priorità per il controllo.

La tipologia degli impianti sottoposti a controlli a controlli regionali include attività energetiche, impianti di produzione e trasformazione metalli, industria di produzione minerali, impianti di gestione rifiuti, impianti chimici al di sotto di una certa capacità produttiva, allevamenti, cartiere, tessili.

L’ISPRA è l’organo di controllo degli impianti di competenza statale e si avvale delle agenzie territorialmente competenti, in particolare per le attività di campionamento ed analisi. Le installazioni di competenza statale includono per la maggior parte centrali termoelettriche, cui seguono impianti chimici e raffinerie.

Gli stabilimenti sottoposti a Direttiva Seveso si distinguono tra soglia inferiore e superiore in base all’uso di sostanze pericolose in concentrazioni pari o superiori a quelle stabilite dalla norma; la nuova normativa Seveso ha rafforzato il sistema dei controlli ed aumentato le risorse finanziarie, incrementando lo svolgimento dei controlli a livello statale. Mentre a livello regionale non tutte le regioni hanno completato la fase di adeguamento normativo, tutto il sistema di agenzia che collabora con ISPRA ha garantito comunque lo svolgimento delle attività di controllo presso gli stabilimenti di soglia superiore, ritenuti più critici in base al piano nazionale delle ispezioni redatto dal Ministero dell’Interno con ISPRA.

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