Nel rispetto dell’entrata in vigore a livello europeo della nuova normativa, dal 1° ottobre in alcune Regioni d’Italia sono scattate limitazioni, sia periodiche sia  strutturali, alla circolazione: il tutto per far fronte all’inquinamento atmosferico da emissione veicoli ed ai cambiamenti climatici che ne conseguono.

Le pesanti restrizioni alla circolazione includono le autovetture e i veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 ad alimentazione diesel di categoria inferiore o uguale all’Euro 3. In casi specifici le limitazioni verranno estese anche a tutti i veicoli diesel Euro 4, grazie al fatto che l’attuale legislazione consente alle autorità Locali (come Regioni, Province e Comuni) di imporre limiti alla circolazione dei veicoli più inquinanti in periodi dell’anno e in città con la qualità dell’aria pesantemente compromessa.

Ma nonostante le limitazioni vengano applicate prioritariamente alle aree urbane dei Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti, presso i quali operi un adeguato servizio di trasporto pubblico locale, ricadenti in zone presso le quali risulta superato uno o più dei valori limite del PM10 o del biossido di azoto NO2 ;ci si interroga su quali saranno le ripercussioni.

In Italia il numero di veicoli in circolazione è stimato pari a 37 milioni, di cui 1/3 risponde alle normative Euro 4 e ancora ¼ hanno più di 18 anni; non solo, è anche stato stimato che 86,8% dei mezzi è in possesso alle micro e piccole imprese e rischiano di non poter più circolare entro il 2023. Inoltre, per chi è già passato a veicoli più tecnologicamente avanzati come l’

EURO 6, non avrà rosee prospettive, l’abolizione del diesel in Italia sembrerebbe già fissata al 2024!

In tutto ciò il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha spezzato una lancia a favore dei motori a gasolio di ultima generazione. Il CNR sostiene che i motori diesel , con riferimento a quelli di ultima generazione, si distinguono per un tasso di CO2 un tasso di CO2 inferiore a quello dei motori a benzina.

In tutto ciò c’è  da chiedersi… a seguito del crollo delle immatricolazioni delle auto diesel verificatosi quest’anno, quali saranno quindi le sorti di tutte quelle attività di servizio e manutenzione, nonché di quelle dell’imp

rese che vivono sull’e-commerce e sulla distribuzione di merci, etc.. ?

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