Il Contributo Ambientale CONAI, stabilito per ciascuna tipologia di materiale di conaiimballaggio, rappresenta la forma di finanziamento attraverso la quale CONAI ripartisce tra produttori ed utilizzatori il costo per i maggiori oneri della raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il recupero dei rifiuti di imballaggi. Tali costi, sulla base di quanto previsto dal D. Lgs. 152/2006, vengono ripartiti “in proporzione alla quantità totale, al peso e alla tipologia del materiale di imballaggio immessi sul mercato nazionale”.

Di seguito si riportano i contributi che saranno dovuti a partire dal prossimo 1° gennaio 2018.

Tabella contributi

Mentre la variazione del contributo per vetro ed acciaio era già nota (leggi anche il nostro articolo Acciao e vetro – diminuisce il contributo), come si osserva il contributo per gli imballaggi in carta passa da 4 a 10 €/t, invece, per gli imballaggi in plastica, il contributo passa da 188 a mediamente 208 €/t, diversificandosi in tre fasce contributive.

Le variazioni si sono rese necessarie, per la plastica, a causa dell’aumento dei costi di gestione dovuti all’incremento dei flussi conferiti. In merito alla carta, invece, dopo una serie di riduzioni nel decennio passato, il contributo CONAI ritorna a livelli fisiologici, al fine di mantenere l’equilibrio tra ricavi e costi derivanti dall’adempimento dell’accordo ANCI-CONAI.

downloadLa grande novità riguarda la diversificazione del contributo ambientale (cac) per gli imballaggi in plastica al fine di incentivare l’uso di imballaggi maggiormente riciclabili. La plastica rappresenta  il materiale più complesso per la varietà di tipologie e per le tecnologie di selezione e di riciclo; perciò  è servito diversificare il livello contributivo collegandolo  all’impatto ambientale delle fasi di fine vita/nuova vita.

Come sono state scelte le tre fasce?

Nel corso del 2015 sono stati condivisi i tre Criteri Guida per la diversificazione contributiva:

  • la selezionabilità;
  • la riciclabilità;
  • per gli imballaggi che soddisfano i primi due criteri, il circuito di destinazione prevalente dell’imballaggio quando diventa rifiuto.

Il circuito di destinazione può essere “Domestico” o “Commercio&Industria”. Rientrano negli imballaggi del circuito “Domestico” anche quelli da “Commercio&Industria” assimilabili ai rifiuti urbani.

Sono quindi state definite tre categorie di imballaggi in plastica:

  • imballaggi selezionabili e riciclabili da circuito “Commercio&Industria” – FASCIA A;
  • imballaggi selezionabili e riciclabili da circuito “Domestico” – FASCIA B;
  • imballaggi non selezionabili/riciclabili allo stato delle tecnologie attuali – FASCIA C.

In questo modo beneficeranno di un’agevolazione sul valore del CAC plastica gli imballaggi selezionabili e riciclabili da circuito “Domestico” e di un’agevolazione superiore quelli selezionabili e riciclabili da circuito “Commercio&Industria”. Non beneficeranno di agevolazioni gli imballaggi che presentano maggiori difficoltà nella gestione del fine vita, indipendentemente dal loro circuito di destinazione. La sintesi del percorso seguito per avviare la diversificazione contributiva è riportata nel Manuale esplicativo.

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Elenco degli imballaggi agevolati

Grazie all’analisi di 59 tra le più diffuse tipologie di imballaggi in plastica immesse sul mercato si sono ottenute le due liste di imballaggi con agevolazioni; a cadenza annuale le liste potranno essere aggiornate. Si raccomanda di verificare le liste degli imballaggi.

Per monitorare l’evoluzione della selezionabilità e riciclabilità a seconda delle tipologie di imballaggi, ed aggiornare così periodicamente la lista, il Consiglio Amministrazione CONAI ha istituito un apposito Comitato Tecnico Permanente di Valutazione che, con l’aiuto di esperti di settore, proporrà eventuali modifiche alle liste delle categorie agevolate. Il Comitato Tecnico Permanente di Valutazione è composto da quattro consiglieri CONAI: due in rappresentanza dei produttori di imballaggi e due degli utilizzatori.

Livelli contributivi

Per la determinazione dei valori delle tre fasce è stato adottato un approccio di Life Cycle Assessment (LCA), sottoposto ad una “critical review” da parte di un terzo ente accreditato che ha identificato gli impatti ambientali delle fasi di fine vita/nuova vita degli imballaggi. Come sollecitato dalle imprese, in questa fase di prima applicazione è stato adottato un criterio di gradualità che prevede la piena applicazione a partire dal 2019.

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Novità nella modulistica

Per tutte le informazioni riguardanti le novità nella modulistica, è disponibile la Guida Tecnica, che illustra gli impatti della diversificazione del contributo ambientale plastica in fase di applicazione, dichiarazione ed esenzione del contributo ambientale CONAI. La Guida Tecnica deve essere consultata congiuntamente alla Guida CONAI 2017 per eventuali riscontri/approfondimenti, fino a che non ne formerà parte integrante nel corso dell’anno.

Comunication 2

Siamo a vostra disposizione per eventuali dichiarazioni per il contributo CONAI!!! Non esitate a contattarci!

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